Thamnophilidae

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Thamnophilidae
Thamnophilus aethiops
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Tyranni
Infraordine Furnariides
Famiglia Thamnophilidae
Swainson, 1824
Generi

vedi testo

I Tamnofilidi (Thamnophilidae Swainson, 1824) sono una famiglia di uccelli appartenente all'ordine dei Passeriformi, diffusi nella fascia tropicale e subtropicale di America centrale e Sud America.[1]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Una averla formichiera variabile (Thamnophilus caerulescens) a caccia di insetti tra le foglie
Al contrario di quanto possa fare pensare il suo nome comune, il mangiaformiche immacolato (Myrmeciza immaculata) non si nutre di formiche, ma segue il cammino degli sciami delle formiche legionarie per approfittare del brulichio di piccoli artropodi messi in fuga dallo sciame stesso.

Questi uccelli hanno una dieta prevalentemente insettivora, che include ortotteri, blatte, mantidi, insetti stecco, larve di lepidotteri ed altri piccoli artropodi quali ragni, scorpioni e centopiedi.[2] Le specie di maggiore taglia possono predare anche piccole rane e lucertole[3], ma generalmente i vertebrati non costituiscono parte importante della dieta. Altre fonti di nutrimento possono occasionalmente includere frutta, uova e lumache.[2]

La maggior parte delle specie sono arboricole e foraggiano nel sottobosco, ma alcune si trovano anche nella canopia. Qualche specie, come per esempio il formicario alifasciate (Myrmornis torquata), cerca le sue prede al suolo, frugando con il lungo becco nella lettiera della foresta.[4]

Gli sciami delle formiche legionarie (Dorilinae), sono una importante risorsa per alcune specie di tamnofilidi; a questo si deve il nome comune ant-birds ("uccelli delle formiche") che gli autori anglosassoni utilizzano per indicare questi uccelli. Contrariamente a quanto ritenuto in passato, queste specie non si nutrono di formiche, ma sfruttano opportunisticamente le abitudini migratorie delle formiche legionarie. È noto infatti che alcune di esse, quali p.es Labidus praedator e Eciton burchellii, formano colonie di diverse centinaia di migliaia di esemplari adulti, che alternano lunghi periodi di migrazione a fasi in cui risiedono in nidi temporanei; nel corso delle migrazioni predano ogni piccolo invertebrato che incontrino sul loro cammino; il loro passaggio causa un fuggi-fuggi di ogni genere di artropodi, di cui approfittano varie specie di uccelli, tra cui appunto diversi tamnofilidi[5][6].

Si è a lungo pensato che il rapporto tra uccelli e formiche fosse di tipo mutualistico, ma evidenze sperimentali hanno in realtà dimostrato che la presenza degli uccelli riduce di oltre il 30% la raccolta di prede da parte delle formiche, suggerendo così che si tratti in realtà di una relazione di tipo parassitico, che penalizza le formiche.[7]

L'accompagnarsi alle formiche incrementa notevolmente la efficacia del foraggiamento degli uccelli: in uno studio condotto sul mangiaformiche maculato (Hylophylax naevioides) si è visto che il numero di prede catturate in prossimità degli sciami è 3 volte superiore a quello raggiungibile in loro assenza.[8] Alcune specie, come p.es. il pigliaformiche bicolore (Gymnopithys leucaspis) sono ant-followers obbligate, ricavando la maggior parte della loro dieta dall'attività degli sciami[2][9].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Cymbilaimus lineatus
Sakesphorus canadensis
Thamnophilus doliatus
Thamnophilus caerulescens
Thamnistes anabatinus
Dysithamnus stictothorax
Epinecrophylla fulviventris
Isleria hauxwelli
Myrmotherula axillaris
Myrmotherula unicolor
Herpsilochmus atricapillus
Formicivora serrana
Drymophila ferruginea
Terenura humeralis
Cercomacra tyrannina
Hypocnemis hypoxantha
Schistocichla leucostigma
Myrmeciza squamosa
Myrmeciza immaculata
Pithys albifrons
Gymnopithys leucaspis
Phaenostictus mcleannani

Comprende i seguenti generi e specie:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Thamnophilidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  2. ^ a b c Zimmer K. and Isler M., Family Thamnophilidae (Typical Antbirds), in Handbook of the Birds of the World. Volume 8: Broadbills to Tapaculos, Lynx Edicions, 2003, pp. 459–531, ISBN 84-87334-50-4.
  3. ^ (EN) Lopes LE, Fernandes AM and Marini AM, Predation on vertebrates by Neotropical passerine birds (PDF), in Lundiana, vol. 6, n. 1, 2005, pp. 57–66.
  4. ^ Tostain O and Dujardin J, Nesting of the Wing-Banded Antbird and the Thrush-like Antpitta in French Guiana (PDF), in Condor, vol. 90, n. 1, 1988, pp. 236–239.
  5. ^ Roberts D.L., Cooper R.J. & Petit L.J, Flock characteristics of ant-following birds in premontane moist forest and coffee agroecosystems in western Panama, in Ecological Applications 2000; 10: 1414-1425.
  6. ^ Willis E and Oniki Y, Birds and Army Ants, in Annual Review of Ecology and Systematics, vol. 9, 1978, pp. 243–263.
  7. ^ (EN) Wrege PH, Wikelski M, Mandel JT, Rassweiler T & Couzin ID, Antbirds parasitize foraging army ants, in Ecology, vol. 86, n. 3, 2005, pp. 555–559.
  8. ^ Willis, E. O., The Behavior of Spotted Antbirds (PDF), in Ornithological Monographs, vol. 10, 1972, pp. 1-162.
  9. ^ Swartz MB, Bivouac Checking, a Novel Behavior Distinguishing Obligate from Opportunistic Species of Army-Ant-Following Birds (PDF), in Condor, vol. 103, n. 3, 2001, pp. 629–633.

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